Mi trovo in difficoltà. Sono giorni che penso a come reagire ad un' offesa subita da una mia carissima amica, qui a casa mia. Adesso so a cosa sarebbe servita la moderazione commenti se l'avessi avuta, pensavo non mi sarebbe mai servita ... ho peccato di presunzione o di fiducia, verso me stessa o verso gli altri ... non lo so.
Mi sento di chiederti scusa cara amica mia perchè io sono la padrona di casa e rispondo indirettamente dei comportamenti dei miei ospiti. Ti voglio tanto bene e nessuno mai potrà cambiare i miei sentimenti per te o farmi dubitare di come sei ... io ti vedo e tutti vedono la radiosità e la luce buona che emani. Avresti avuto tutte le ragioni per reagire ma sei una gran signora, sei rispettosa e ti ringrazio.
Da questo punto in poi il post cambia forma e direzione e mi scuso anticipatamente con i miei lettori per i toni che userò ma AMICIZIA vuol dire anche, per me, difendere a spada tratta un'amica.
Dedicato a chi ha osato spargere apertamente e dichiaratamente, dubbi e nefandezze sulla mia amica, facendone riferimenti e nome."Non voglio infierire sulla tua bassezza di sentimenti, stavolta ti sei punita da sola e sinceramente mi dispiace vederti vittima e carnefice di te stessa. Non si gioca con i sentimenti e non si offendono le persone, così, pubblicamente. Quando un'amicizia finisce non si combatte a colpi di fango in faccia ma si mette tra le nostre esperienze come un bagaglio utile per il futuro. Fare del vittimismo è umiliante non credi? Sia per te che per chi ti legge.
Non sono il tipo che si lascia incantare dalle parole dolci, non puoi spargermi miele e poi sputare fiele ... e quello che hai scritto lo ritengo irrispettoso disdicevole ed offensivo, verso la mia amica, verso di me e verso chiunque venga a trovarmi, abitualmente o di passaggio.
La dignità delle persone è sacra.
Sono molto flessibile ma sui sentimenti sono intransigente.
Ho sentito cattiveria allo stato puro mascherata da amarezza.
Quando scrivo e quando leggo connetto mente corpo e cuore e non lascio mai che le mani scrivano da sole sulla tastiera.
Hai innescato una miccia a casa mia, ho preferito farla esplodere anzichè spegnerla per evitare future nuove esplosioni, devo proteggere chi passeggia nel mio universo. Predicare bene e razzolare male è sempre un qualcosa che si ritorce su se stessi prima o poi e la bontà con il buonismo sono due cose diverse. Non essere contenta della considerazione e dell'importanza che ti sto concedendo con questo mio intervento, non peccare di presunzione perchè se tu avessi offeso me neanche ti avrei considerata ma le persone alle quali voglio bene non si toccano.
Per dirla alla siciliana quale sono, "mi li scippasti di lu cori sti paroli".
Resta pure nel tuo mondo incantato che io resto nel mio universo ma se semini spine ricorda di non andar senza scarpe."
Adesso leggiti una storiella zen, di quelle che ti piacciono tanto ... Una storia zen: Una fervente buddista si sforzava di coltivare il proprio amore per il prossimo. Ma ogni qualvolta si recava al mercato, un commerciante le faceva proposte indecenti. Una mattina piovosa, quando l’uomo la importunò ancora una volta, la donna perse il controllo e lo ferì al viso con l’ombrello. Quello stesso pomeriggio, si recò da un monaco e riferì l’accaduto.
"Mi vergogno", disse. "Non sono riuscita a controllare il mio odio".
"Tu hai sbagliato a odiarlo", rispose il monaco. "La prossima volta che ti dirà qualcosa, riempi il tuo cuore di bontà. E picchialo di nuovo con il tuo ombrello, perché questo è l’unico linguaggio che lui capisce”.
Non voglio aggiungere altro, credo che possa bastare e da questo momento tutti i commenti ritenuti offensivi verso chiunque, verranno cancellati.