Erano anni che desideravo andare a N.Y. dopo aver letto libri e visto film che la ritraevano in tutto il suo splendore metropolitano, moderna ed antica. Come il triangolo delle bermuda, ecco che N.Y. dopo Roma e Palermo si materializza ed io al centro inghiottita dal fascino di queste città.
In aeroporto mi trovavo già con i piedi per terra in suolo americano ancora prima di partire.
Io e New York..che emozione. Sono partita da sola, non era la prima volta che accadeva ma stavolta era diverso, era per piacere ed erano migliaia di km, andavo Oltre-oceano.
Mi aspettavano circa 13 ore di volo, una bazzecola dopo che era una vita che aspettavo questo viaggio.
Arrivo al JFK di New York. Scendo. Sono negli States. Prendo un taxi giallo. Quante volte li ho visti in tv e quante volte li ho visti sul pc dalla web cam di N.Y. puntata su times square hall of fame e tutte le avenue possibili.
Avrei trascorso cinque giorni da favola in un mega attico con vista mozzafiato su Manhattan, sull’Empire State Building, il Chrysler Building e la Statua della Libertà e su Central Park.
Alcuni particolari delle pareti, che fanno da congiunzione tra una vetrata e l'altra, sono in madreperla.
Le parole non rendono giustizia a tanta bellezza.
Bagno con vasca idromassaggio e lavelli in cristallo, una suite regale, ed è tutta per me.
Mi preparo ed esco, non voglio perdere neanche un secondo nel visitare la grande mela.
L'hotel mi ha messo a disposizione l'auto con chaffeur: vado al Guggenheim Museum ed a visitare alcuni dei set cinematografici più famosi, al Palazzo di Vetro dell'ONU sull'East River.
Ritorno in hotel giusto per darmi una rinfrescata e ripiombo in strada a gustarmi un bell'hot dog ed incamminarmi verso la fifth avenue per andare al Rockfeller Center: fare shopping a N.Y. chi l'avrebbe mai detto... e poi andare su quella mitica pista di pattinaggio!
E' inutile sono proprio felice non ci sono altre parole per descrivere il mio stato d'animo.
Lungo la quinta strada, a due passi dal Rockfeller Center c'è la Cattedrale di San Patrizio, gotica ed affascinante, misteriosa e avvincente.
Camminando sono arrivata all'Empire State Building, dal quale ho goduto un panorama mozzafiato della città, sono stata da Tiffany e quanto ho fantasticato davanti quella vetrina come se fossi Holly Golightly alias Haudrey Hepburn nel film Colazione da Tiffany.
Ho fatto esattamente così, colazione con croissant e cappuccino davanti la vetrina di Tiffany.
A pochi passi c'è qualcosa che al solo pensiero mi catapulta in pensieri indescrivibili di gioiosa attesa per l'avverarsi di quello che è stato da sempre il mio desiderio più grande da esaudire a New York: Central Park.
Camminare a piedi nudi nel parco, sentire l'erba solleticarmi i piedi e respirare quell'aria americana che si fonde con la mia essenza italiana. In quel momento mi sentivo italo-americana.
Non pensavo fosse un'esperienza così trascinante emozionalmente.
E poi il Ponte di Brooklin, Times Square, Wall Street e l'agghiacciante Ground Zero.
E' stato tutto così intenso che i 5 giorni mi sono sembrati molti molti di più.
Ho ripreso l'aereo con dentro il cuore, il corpo e la mente, un'esperienza che sarebbe rimasta indelebile nel tempo.
Cinque giorni da newyorkese sono il regalo più grande che io potessi farmi.
"Descrivere non equivale a vivere ciò che si descrive o si ricorda perchè è solo in quel momento che io ho vissuto i miei ricordi desiderati".
Viaggio nato dall'immaginazione di Calliope, la musa che ispira la sua stessa fantasia.
Spero davvero un giorno riuscire a fare il mio viaggio dei sogni, nell'attesa continuo a sognare e volare.

Spero di avervi piacevolmente sorpreso e coinvolto in questo mio "Viaggiooltre"
e scusatemi se non vi ho detto fin da subito che sarebbe stata una vacanza immaginaria, anzi immaginata.
Volevo davvero sentirmi in vacanza a New York.
e scusatemi se non vi ho detto fin da subito che sarebbe stata una vacanza immaginaria, anzi immaginata.
Volevo davvero sentirmi in vacanza a New York.