A me
A me che piango e che sorrido
che sto zitta e che grido
che cammino coi piedi per terra
e che volo tre metri sopra il cielo.
A me ... donna, moglie e mamma,
esile farfalla, fiera leonessa ... Regina di me stessa.
A me, impetuosa come un uragano,
fragile come un papavero,
preziosa nel sole, romantica nella luna.
A me, creatura di Dio, incantata anima
oggi dedico versi indelebili
di profondo Amor.
Non sono narcisista...semplicemente mi piaccio come sono, in tutta la mia incompleta completezza. Oggi è il giorno del "passaggio", il primo giorno del resto della mia vita, lunga o breve non importa, purchè intensa, serena e piena.
4 commenti:
sono incantanta da questa poesia! e' proprio bella. dovresti scrivere l'autore...anzi l'autrice! non vorrei sbagliarmi ma se l'autrice sei tu, come credo che sia, devo farti i miei complimenti!
SteFaNiA
ROMA ORMA AMOR, a voler essere pignoli. E ovviamente AMOR = A-MORS. Incompleta completezza.
E si potrebbe continuare...
Bei versi: brava, perche' l'autrice sei sicuramente tu. Buona giornata!lindy
Grazie Stefania, grazie lindy...troppo buone, mi avete imbarazzata e fatta arrossire.
Si i versi sono miei sono il mio regalo di compleanno personale :))
Per quel che riguarda quel pignolo di ogerius..si si potrebbe continuare anche con acronimi..che ne pensi :))
Grazie a tutti di cuore
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