Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, mentre Gesù era a mensa con i suoi discepoli, si commosse profondamente e dichiarò: “In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.
In quel tempo, mentre Gesù era a mensa con i suoi discepoli, si commosse profondamente e dichiarò: “In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.
Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: “Di', chi è colui a cui si riferisce?”. Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”. Rispose allora Gesù: “È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò”. E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: “Quello che devi fare fallo al più presto”.Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo; alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: “Compra quello che ci occorre per la festa”, oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.
Il tradimento di Giuda è il simbolo del limite dell'uomo, del suo egoismo e del suo interesse.
Ma l'Amore di Gesù è grande, gli offre il pane, come si fa con un amico, anzi gli dice di compiere al più presto quello che deve fare pur sapendo ciò che lo aspetta.
Lo aspetta la sofferenza più atroce, la più oscura delle notti.
Quella stessa notte oscura che si impossessa di Giuda, Satana è ormai con lui.
Quella stessa notte oscura di dolore e disperazione che stanno attraversando i terremotati.
Indicibile sofferenza.
Solidarietà per stare vicini a chi in questo momento è in un baratro.
Siamo tutti sotto lo stesso cielo e sulla stessa terra.
Non pensiamo mai che a noi non potrà mai capitare.
L'imprevedibile, nel bello come nel brutto, è sempre alle porte.
4 commenti:
Stiamo vicini a questa popolazione così gravemente colpita dal dolore. Che questa Santa Pasqua sia per loro una resurrezione dalla sofferenza.
Ti abbraccio
Vangelo sempre attuale...
Una tragedia immensa!Prego a buon Dio di aiutare tutte le vittime.
Ormai in ogni 12, sia sicuro che c'è un Giuda...
Il vangelo ci insegna veramente ad amare cerchiamo di non dimenticarlo mai.
Spero proprio che tutte quelle povere vittime che il terremoto le a portate via troveranno un posto speciale nel cielo fra gli angeli, e di sicuro pregheranno per tutti quelli rimasti nella sofferenza.
Un caro saluto cara Calliope
Tomaso
Posta un commento